Baba Zula, uno dei protagonisti del film Crossing the Bridge. The Sound of Istanbul di Fatih Akin, (video tratto dal film nella sezione video) è uno dei gruppi di Istanbul che meglio sa esprimere in musica la sintesi di oriente e occidente, tradizione e futuro di questa città. Nella loro "musica da psicodanza del ventre" si fondono la memoria e i suoni del rock psichedelico degli anni Sessanta, una voce femminile e melodie da "Mille e una notte", elettronica e strumentazione tradizionale turca. Fondati nel 1996 da Murat Ertel , Levent Akman hanno collaborato con decine di musicisti e registi a livello internazionale.
Le collaborazioni per cui sono più noti in Europa sono tuttavia quelle con musicisti "occidentali", come il celebre mago del dub Mad Professor, londinese di origini giamaicane, che ha prodotto i loro due ultimi dischi "PsychoBelly Dance Music" e l'appena uscito "Belly Double". O altri due rinomati musicisti giamaicani come Sly Dunbar e Robbie Shakespeare, entrambi presenti sul loro ultimo disco, con il quale la fusione creativa di ritmi e sonorità reggae e tradizione orientale si è ulteriormente spinta in avanti, facendo coniare per loro l'etichetta di "oriental dub". A un suono "progressivo" e al tempo stesso "viscerale" si accompagnano spesso dei testi politicamente espliciti, tanto che ben 5 canzoni di uno dei loro album sono state proibite dalla radio e dalla televisione nazionale turca, fra le quali "galiba hamileyim (penso di essere incinta)" e "özgür ruh (free spirit)". Il loro impegno sociale è anche testimoniato dall'esser stato scelto come gruppo di apertura per il concerto di Manu Chao all"Efen Pilsen Summer Festival", una manifestazione che porta ogni anno ad Istanbul, di fronte a decine di migliaia di spettatori alcune star occidentali (Moby, Chemical Brothers) assieme ad artisti locali.
Una delle ultime collaborazioni, nata durante la realizzazione del film "Crossing the Bridge", è quella con Alexander Hacke, bassista dei berlinesi Einstürzende Neubauten, che ha suonato anch'egli nel loro ultimo disco. Il rapporto fra Baba Zula e la Germania è peraltro molto forte. Sono stati spesso paragonati ai mitici "Can", gli inventori del Krautrock che nei primi anni Sessanta mescolavano rock e avanguardia e diverse influenze musicali etniche, frutto della collaborazione con musicisti di diverse nazionalità. Il canale televisivo francotedesco ARTE ha inoltre invitato Baba Zula lo scorso anno per una speciale trasmissione dedicata alla nuova scena musicale di Istanbul, ancora prima che il film di Fatih Akin li rendesse ancora più popolari.